Alla cura della pelle del mio viso, mi ci dedico quasi in maniera maniacale. Viene quasi in automatico immaginare la mia curiosità quando sono stata contattata per provare in anteprima i bozzoli di seta Serì.
I Bozzoli Serì sono un prodotto completamente naturale per la pulizia della pelle del viso, che promettono di rimuovere punti neri, imperfezioni e sebo in eccesso.
Da come potete vedere dalle foto, i bozzoli hanno una forma a cappuccio che ricoprono perfettamente le dita; da asciutti sono rigidi ma quando vengono immersi in acqua diventano più morbidi. Possono essere usati singolarmente o simultaneamente su più dita.
Ma guardiamo insieme come fare.
Così come spiegano sul retro della confezione, il bozzolo serì deve essere immerso in acqua di rubinetto ad una temperatura intorno ai 40/50° per 1 minuto se si ha la pelle grassa o impura; per circa 3 minuti in caso di pelli più sensibili.
Una volta immerso, il bozzolo diventa pian piano più morbido ed inizia a rilasciare un odore caratteristico non molto intenso ma che potrebbe non piacere a tutti: l’odore ricorda quello della terra bagnata.
Trascorso il tempo necessario, il bozzolo dev’essere passato su tutto il viso insistendo nelle zone più problematiche come la zona T oppure dove si ha la presenza di maggiori impurità.
Io ho usato quattro bozzoli prima di scrivere questa recensione perché non riuscivo a capire fino in fondo il prodotto.
Non ho riscontrato grossi risultati con l’utilizzo se non una pelle molto pulita a morbida dopo l’utilizzo. L’acqua nel quale viene immerso il bozzolo può essere usata come tonico per amplificare le proprietà.
Sicuramente è un prodotto che vi consiglio per migliorare la pulizia della vostra pelle ma vi dico di non aspettarvi “miracoli”.
Riassumendo…
- Quantità: 6 bozzoli
- PAO: 12mesi
- Costo: €11,90
- Reperibilità e data di lancio: Farmacie
Cosa ne pensate di questo prodotto?
Disclaimer: *Il prodotto mi è stato omaggiato dall’azienda/pr, ciò nonostante l’opinione espressa non è assolutamente vincolata all’omaggio, ma volta a raccontare la mia esperienza con lo stesso e perciò strettamente soggettiva.*